giovedì 23 ottobre 2008

Concerto di Halloween

Il giorno 31 Ottobre, la cosiddetta "notte di halloween", termine di cui in quattro conoscono il significato, la vostra Cover Band preferita dovrebbe tenere un simpatico concerto in quel del Pronto Soccorso degli Artisti, locale sito in via Oristano 3, a Torino, quasi a Moncalieri.
Dico "dovrebbe" perché ancora le cose non sono chiare.
Mi spiego.

Dopo le ultime prove, Mauro ha manifestato un disagio esistenziale ("Mi sto scazzando") e ha detto che sarebbe uscito dal gruppo. Nessuna minaccia, ovviamente, semplicemente due chiacchiere tra adulti.
In seguito a questo, abbiamo stabilito che la "colpa", che colpa non è, è di Enriquez: purtroppo il nostro batterista non può logisticamente venire a suonare più di una volta ogni quindici giorni e per noi miseri mortali questa cosa è deleteria. Io non ricordo le cose dopo una settimana, figuratevi dopo due!!
Comunque Enriquez, da professionista qual è, ha deciso di fare questo concerto e poi lasciarci scegliere un nuovo batterista più disponibile.
Nel frattempo però Mauro ha preso un impegno di lavoro (non lui, il suo capo, ma fa uguale...) in Spagna proprio la sera del concerto per cui non era più in previsione di farlo... se non ché Giorgio, il titolare del locale, ha insistito (eh, che volete: siamo bravissimi!) e ci ha dato il riferimento di un bassista suo amico, molto bravo a suo dire, che potrebbe prendere il posto temporaneamente di Mauro.
Questa sera facciamo la prima delle due prove con lui e poi decidiamo...

Mah... :-|

sabato 11 ottobre 2008

Media Center: ultimi ritocchi

Ho risolto il problema dell'alimentazione: non so di preciso, ma probabilmente avevo semplicemente inserito male la spina. Adesso funziona :)

Ho anche scaricato il modulo dmraid che si occupa di dialogare con la scheda SATA e quindi adesso ho in elenco ben tre unità aggiuntive: i due dischi separati in /dev/sda e /dev/sdb, e un'altra che corrisponde alle due unità in RAID1.
Il sistema è interessante, perché così ho la possibilità di gestire le due unità anche separatamente, anche se in questo modo non credo che farei un favore al lavoro della scheda :)

Adesso si tratta di caricare tutti i video e gli audio che mi interessano per poterli utilizzare.
Sono però nati altri due problemi.
Il primo è che la scheda TV non funziona di nuovo. Non viene proprio vista, neanche da kaffeine. Temo che sia qualcosa che la presenza dei dischi sulla scheda SATA dia fastidio. Però temo che non ci siano soluzioni. Forse un aggiornamento del BIOS della mother board potrebbe risolvere, ma non saprei.
Proverò nei prossimi giorni, sempre che riesca, visto che l'aggiornamento richiede un floppy che nel MC non c'è.

Il secondo problema è la visione dei DVD.
Devo capire per quale motivo vedo tutto benissimo fino a quando sono nei menù.
Quando lancio il video mi si divide in due orizzontalmente (metà sopra e metà sotto) e mi fa vedere schiacciata la stessa scena. Temo sia un problema di configurazione del comando di visualizzazione. Al limite proverò usando vlc invece di mplayer che è lo standard.
Altra cosa che non capisco è come mai, nonostante abbia messo l'autoavvio ovunque, il DVD non parte da solo, ma devo entrare via telecomando e avviare la visualizzazione.

Be', poi devo ancora configurare il telecomando, ma questo dovrebbe essere meno difficile... spero, almeno! :D

giovedì 9 ottobre 2008

Media Center: a proposito di schede

A proposito del problema della posizione della scheda TV negli slot, ne ho parlato con il titolare (credo) di Epici computer, un negozietto molto ben fornito, e con personale piuttosto preparato, che si trova in Piazza Rebaudengo a Torino (è un po' nascosto, ma si trova ;) )
Mi ha detto che in effetti gli ultimi due slot PCI delle MB, non supportano qualunque scheda, perché hanno gli IRQ in comune, quindi sono da usare solo per alcuni tipi di schede, mentre altri (come il famigerato Tv Tuner) non vanno proprio.

Occhio quindi quando trafficate :)

Media Center: battuta d'arresto

Ma porca miseria di una porca miseria!!
C'è sempre qualcosa che mette i bastoni tra le ruote... questa volta è il mistero più assoluto, mannaggia a lui!

Allora, facciamo un passo indietro: questa mattina ero in giro per commissioni e ne ho approfittato per prendere le ultime due (in verità tre) cose che mi mancavano per finire sto stramaledetto MC. Ho preso un ottimo alimentatore, e due dischi da 750 Gb. Sì, lo so che sono enormi e per di più due, ma aspettate.
Tornato a casa ho scollegato tutti i cavi, tolto il vecchio alimentatore, inseriti i dischi e il nuovo alimentatore, e collegato tutto quello che c'era da collegare.
Poiché la TV non visualizza le prime schermate, per un problema di definizione, mi sono collegato al monitor di Marty e lì ho configurato i due dischi in mirroring (raid 1), in modo da avere un disco da 750Gb sicuro al massimo.
Faccio che restare nella precaria posizione per collegarmi a Mythbubtu e per formattare on ext3 il disco... purtroppo però Linux "bypassa" i controlli della scheda e mi vede DUE dischi... poco male, intendiamoci, ma mi sarebbe piaciuta la sicurezza (e la velocità di lettura) di un sistema RAID 1.
Comunque, formatto e spengo il PC normalmente.
Vado al TV, attacco il tutto, e... non vedo niente!
Il MC traffica per un po' e intanto a video vedo il messaggio "out of range"... oppoffrabacco, mi dico, magari trafficando ho sbagliato la risoluzione del video.
Torno al PC di Marty e controllo. Si accende normalmente e mi dice che la definizione è giusta.
Ritorno al TV e niente.
Torno al PC e va bene.

Dopo avere perso per la ..ntesima volta il posto in paradiso, ho messo il MC nella scatola e ho deciso di prendere fiato per qualche giorno.

La cosa curiosa è davanti al MC: c'è un piccolo schermino che riporta le letture di temperatura di CPU e HD (ha due piccoli sensori da inserire in zona): quando lo collego al PC è normale, quando lo collego alla TV è acceso ma senza nessuna lettera... sono certo che c'entra qualcosa, ma non riesco a capire cosa...

Per adesso aspetto e mi chiarisco le idee...

venerdì 26 settembre 2008

Media Center: finalmente!

Molto spesso la soluzione dei problemi arriva attraverso strade inaspettate.

Ultimamente ho avuto, come sapete, diversi problemi con la scheda Asustek P7131 Hybrid, il TV Tuner del mio MC. Non c'era verso di vedere nulla, e verso la fine ero riuscito solo a ottenere uno schermo che mi diceva della presenza di un "lock" sul canale...

Poi ho fatto la pazzia e ho provato a installare Windows MCE per vedere cosa combinava e lì ho scoperto che la scheda non veniva vista in modo corretto!
Curioso, mi sono detto, e ho deciso di fare delle prove spostando le schede: la Mother Board ha tre connettori PCI nei quali avevo inserito le schede nel seguente ordine, a partire dalla scheda video nella sua bella porta AGP:

1) Scheda wireless
2) Scheda TV
3) Scheda PCI2SATA

In questo modo la terza scheda non veniva proprio vista!
Allora ho provato a modificare in questo ordine

1) Scheda TV
2) Scheda Wireless
3) Scheda PCI2SATA

A questo punto finalmente Windows ha visto tutte e tre le schede!
Quindi era proprio un problema di posizionamento, evidentemente la scheda TV deve essere la prima, altrimenti ha dei problemi (quali non saprei).

Allora ho reinstallato Mythbuntu, e finalmente ho avuto la gioia di vedere qualche canale video! Che meraviglia! E come si vedono bene!!

Devo ancora risolvere un problema strano: l'unica tabella semi-funzionante dei canali è quella della Gran Bretagna, dove, evidentemente, ci sono canali diversi da quelli italiani. Questa tabella mi genera un certo numero di canali alcuni dei quali hanno lo stesso numero progressivo.
Ad esempio mi ritrovo con ben quattro canali in posizione 1.
Il problema è che quando chiedo di farmi vedere il canale in posizione 1, il decoder mi fa vedere il primo di questi quattro, che NON è Rai Uno (il canale che mi interessa).
Se vado a cancellare il primo canale dei quattro, invece, mi da proprio errore e mi fa vedere quell'errore di "lock" che vi dicevo prima... accidenti!

Penso che a questo punto il problema sia relativamente facile da risolvere: devo andare nella tabella giusta del MySql a modificare manualmente l'elenco dei canali, in modo da averli anche nell'ordine che piace a me... :)

Se tutto va bene spero di mettere su lo scatolo entro la prossima settimana. A quel punto una fotografia sarà d'obbligo! :D

mercoledì 24 settembre 2008

Scrivere musica II

Come spesso mi accade, dopo (e solo dopo) essermi lamentato per una situazione o averne parlato in giro chiedendo aiuto, riesco a trovare la soluzione a un problema. E per di più da solo!

Innanzi tutto la gestione delle pause era ben evidente nel manuale, solo che non sapevo si chiamassero "rest" in inglese, per cui...
Per quanto riguarda invece la copia delle note, anche quella è fattibile, anche se non ben spiegata nell'help.
Per chi dovesse cimentarsi nella scrittura di musica, consiglio caldamente di dotarsi di un mouse con 3 tasti, perché per copiare le note, una volta selezionate con il tasto sinistro del mouse, è sufficiente posizionarsi con il cursore e premere il tasto centrale per avere una copia esatta di tutto quello che è stato selezionato, compresi accidenti, note testo e altro...
Niente male davvero :)

sabato 20 settembre 2008

Scrivere musica

Devo essere onesto: non mi piace scrivere musica.
Quando ero ragazzo e dovevo studiare solfeggio, lo trovavo di una noia mortale, e anche per questo ancora oggi faccio qualche fatica a leggere uno spartito; me lo devo "lavorare" per un po'

Ultimamente, però, ho dovuto rimettere mano al pentagramma, perché con il gruppo stiamo facendo alcuni lavori che richiedono necessariamente la memorizzazione in qualche modo di quello che stiamo facendo. Ora, poiché l'ascolto è importante, ma non ho l'orecchio assoluto di Mozart, l'unica soluzione è scrivere.
Allora mi sono messo alla ricerca di qualcosa che mi aiutasse a tirare giù uno spartito decente, e ho trovato NoteEdit :)

Il programma è molto comodo, e permette di scrivere musica direttamente con il mouse, oppure utilizzando una tastiera musicale collegata via midi, o anche attraverso la normale tastiera del computer. Permette di inserire pause, note fino a 1/64, terzine e molte altre notazioni. Permette di indicare tempi particolari in modo estremamente elastico, e, soprattutto, conta le battute!
In pratica controlla che il contenuto di ogni misura sia corretto, e segnala le anomalie al momento del salvataggio, dicendo quale rigo e quale battuta è sbagliata.
Permette di inserire testo assoluto (annotazioni come ppp, crescendo, eccetera) e anche testo musicale (le cosiddette lyrics).
Consente di indicare uno strumento per ogni rigo, e questo permette di lavorare con i file MIDI in modo estremamente logico. In più si possono mettere in qualsiasi posto le barre di ritornello e stabilire quante ripetizioni devono essere fatte.

Difetti? Secondo me due.
Le pause
Ci ho messo due giorni prima di capire come mettere le pause. Non c'è uno straccio di indicazione su cosa si deve premere per immettere una pausa. Finalmente dopo diverse bestemmie, ho selezionato il simbolo di una minima, mi sono posizionato sul pentagramma e ho premuto il tasto destro del mouse e, miracolo, ecco apparire il tanto agognato simbolo! :)
La duplicazione
A me sembrava ovvio che selezionando un gruppo di note, magari un'intera misura, e facendo il solito ctrl-c e ctrl-v, le note si sarebbe copiate. Niente da fare. Ho provato a cercare un segno nell'help (in rigorosa lingua inglese... ovvio!), ma non ho trovato nulla. Su Internet non c'è una virgola a riguardo.
Quindi, per ora, continuo a ripetere le note a mano... peccato perché capita spesso di avere frasi musicali uguali...

Comunque il programma è veramente bello, facile e permette di creare spartiti professionali.
Ah, naturalmente si può far eseguire la propria creazione da una tastiera collegata via midi, oppure dal classico synth midi del nostro Tux :)

mercoledì 10 settembre 2008

Media Center: ci siamo quasi

Sì, lo so che l'ho già detto, ma questa volta ci siamo quasi davvero :)

L'ultimo acquisto è stata una scheda PCI2SATA, che mi permetterà di collegare fino a 4 unità Hard Disk con il protocollo Super ATA, che è uno dei più veloci attualmente in circolazione.
Inoltre ha la possibilità di attivare una funzione di protezione dati chiamata RAID, molto interessante per la sicurezza delle informazioni.
In ogni caso potendo collegare fino a 4 unità, come dicevo, in questo momento posso arrivare alla cifra esorbitante di 4Tb di memoria!!
Quando poi usciranno i nuovi dischi con multipli di Tb, la memoria potrebbe anche aumentare a dismisura. Ma noi siamo scienza, non fantascienza (anche se ci piace tanto! :D )

Oltre a quello ho aggiunto anche un bel masterizzatore DVD con il frontalino nero, che si intona esteticamente con il nero del "case", finalmente :)

Il prossimo, e ultimo davvero, acquisto sarà il primo disco per la memorizzazione con il bus SATA da 1Tb: non vedo l'ora! :)

lunedì 1 settembre 2008

Ciao, vacanze

Ehilà!
Bentornati a tutti. Tutto bene in queste ferie?
Spero di sì; ce ne sono così poche durante l'anno che pensare che in quei quindici, venti giorni che riusciamo a sciacquare le palle al mare (a chi piace e a chi le ha) magari piove pure, un po' girano pure, no?
So che in qualche parte della Penisola il tempo non è stato dei migliori, come a Torino, dove ci sono stati un paio di nubifragi (ma tanto io ero in Sardegna :) ). Temo che i miei concittadini ci stiano facendo il callo a queste esplosioni di maltempo. Speriamo non ce ne sia bisogno (di farci l'abitudine, intendo...).
Io ho avuto modo di scrivere parecchio: sto proseguendo con "dove la notte inizia", il mio ultimo romanzo, che sta andando piuttosto a rilento, e ho anche tirato giù due racconti veloci: uno è quello che ho pubblicato nello scorso post, l'altro lho messo "in bella" l'altra settimana e ve lo posto appena posso :)

domenica 24 agosto 2008

Racconti

Mentre me ne stavo dolcemente a mollo nelle acque del Golfo dell'Asinara, mi è venuto in mente questo simpatico raccontino un po' fantasioso ma, mi pare, carino.

La lunga strada

La prima volta che vidi Gavino lu maccu, era appena finita la stagione estiva dei vacanzieri da diporto.

Non che la zona di Cala Fonna fosse molto praticata dai ricercatori di bellezze naturali, a causa della sua posizione rispetto alle correnti marine, che finivano sempre per portare sulla spiaggia, bella ma sfortunata, ogni sorta di relitto, fosse un pezzo di barca, rimasuglio di un naufragio, fosse qualche pezzo di plastica, segno inconfondibile di quella rovina che la Specie Umana stava portando alla Natura.

Passavo da anni le mie ferie da quelle parti, ma quell'anno qualcosa era cambiato: semplicemente a Luglio avevo terminato il mio periodo lavorativo e avevo subito le tante manifestazioni di affetto, e sicuramente di sollievo, mio e loro, per il mio tanto meritato pensionamento.

Tra pensione e TFR ce n'era abbastanza per acquistare quel pezzo di terra che stava proprio in un triangolo di terra tra il mare e una grande curva della Statale che porta a Castelsardo.

Aveva la calda e selvaggia bellezza di tanti luoghi di questa terra meravigliosa e maledetta, un fascino che non era, per fortuna mia e dei pochi abitanti del posto, una “attrazione turistica”; una specie di anomalia in Sardegna, e per questo motivo ancora più desiderabile, dal mio punto di vista.

Quel mattino, potevano essere le sei di un giorno di fine Settembre, scesi alla spiaggia, un centinaio di metri dalla casa che si trovava in mezzo al terreno. Camminavo tranquillo, godendo del liquido calore della riscacca che mi bagnava i piedi sul bagnasciuga, quando notai in lontananza una figura china in avanti. Sembrava un pescatore, ma non mi sembrava avesse un attrezzo qualsiasi che giustificasse il suo aspettare.

Man mano che mi avvicinavo notavo altri dettagli: pareva avere una quarantina di anni, o forse cinquanta ben portati, i capelli corti e brizzolati, la pelle scura di sole; indossava una maglietta scuira senza nessuna scritta, e un paio di pantaloni neri da pescatore. Un paio di ciabatte erano in attesa a fianco a lui.

Dall'atteggiamento sembrava stesse aspettando qualcosa, oppure ascoltando: era difficile da capire, perché teneva gli occhi socchiusi e ogni tanto girava la testa.

Quando fui a una decina di metri, lanciai un saluto. Immediato alzò la mano, senza girarsi, e disse con voce ferma: “Sh, non sento.” Allora stava ascoltando, pensai e continuai la mia strada, voltandomi un paio di volte per vedere se qualcosa cambiava. Non si mosse.

Al termine della spiaggia risalii verso la statale e andai a prendere caffè e giornali in paese.

Provai a chiedere se sapevano chi fosse quell'uomo, e Baingio, il barista dell'unico bar, mi rispose ridendo: “Ah, Gavino lu maccu, il matto. E' da una vita che gira da queste parti. Lei non l'ha mai visto perché durante la stagione non si vede: verso Giugno sparisce e puf! ricompare a Settembre. Nessuno sa dove vada a nascondersi, e nessuno ci ha mai parlato. Certo che è strano” continuò dopo qualche momento di silenzio “l'ho sempre visto così, fin da quando ero bambino. Certo che sarà vecchio assai, adesso.” Questo pensiero doveva averlo incupito per qualche motivo perché rimase in silenzio per diversi minuti. Poi chiuse con una battuta, giusto per recuperare: “Comunque è matto come una lumaca nel sale.”

L'immagine non mi piacque molto, ma ero molto curioso.

Presi il giornale e tornai indietro per la stessa strada. Già da lontano si vedeva che Gavino non si era mosso. Camminai lentamente e impiegai diversi minuti per raggiungere il punto dove l'uomo stava accucciato intento. Non volevo disturbarlo e non dissi nulla; passando dietro di lui mi venne naturale alzare una mano in segno di saluto. Pensavo non si fosse neanche accorto della mia presenza, ma dovetti cambiare idea, perché anche lui alzò la mano sinistra in un gesto chiaro, stanco e distratto insieme.

Tornai a casa e per quel giorno non ci pensai più.

Il giorno dopo feci lo stesso giro della spiaggia e il rito del saluto silenzioso si ripeté due volte, all'andata e al ritorno.

Passò l'intera settimana, poi qualcosa di inaspettato avvenne.

Stavo passando come sempre dietro di lui e alzavo la mano per salutarlo, aspettandomi il solito cenno, quando sentì, per la seconda volta, la voce di Gavino. Non capì subito cosa mi aveva detto, e non risposi immediatamente. Lui si girò a mezzo e mi ripeté la frase: “Tu ce l'hai il cortile.”

Non era una domanda, non gli assomigliava neanche, ma mi venne istintivo rispondere: “Sì, piccolo ma ce l'ho.” Per qualche motivo che non avrei saputo spiegare, mi resi conto che la risposta era quasi inutile, perché Gavino probabilmente sapeva già che dietro a casa mia, prima dell'inizio del sentiero che porta al mare, c'era uno spiazzo che si poteva anche chiamare cortile.

Quello che disse dopo mi incuriosì ancora di più:” Me lo presti?”

Questa era decisamente una domanda e la risposta mi venne senza doversi pensare: “Certo: a cosa ti serve?”

“Tornare a casa.”

Sulle prime pensai di non avere capito la sua risposta, ma Gavino era già tornato alla sua solita attività di ascoltatore del mare, e capii che non avrei ottenuto altro da lui.

Impiegai una settimana per capire cosa intendesse dire il mio nuovo amico con la sua richiesta. Stavo per uscire per la solita passeggiata, quando nel sentiero incrociai Gavino che stava salendo dalla spiaggia. Lo salutai con la mano, senza parlare come al solito, e lui rispose con la destra; nella sinistra aveva una ruota da bicicletta.

Non si fermò, e lo stesso feci io. Andai fino al paese e tornai con la solita calma.

Sulla strada del ritorno notai che Gavino era tornato nella sua solita posizione, e mi rispose al saluto con la mano sinistra, come al solito.

Arrivato a casa notai che la ruota si trovava esattamente al centro del cortiletto dietro casa mia.

Ero incuriosito, ma non sapevo se rischiare di rovinare un rapporto strano come quello che si era instaurato tra me e il matto, facendo domande. Preferii stare a vedere cosa sarebbe successo.

La ruota era stata il primo elemento, e da quel giorno Gavino arrivava al mio cortile con un nuovo pezzo. Ogni giorno ci incontravamo nel sentiero che portava al mare, ogni giorno ci salutavamo, e lui rispondeva sempre con la destra, perché nella sinistra teneva sempre qualcosa che il mare gli aveva regalato.

Gli oggetti erano i più disparati: copertoni, pezzi di lamiera, bastoni, l'oblò di una lavatrice, sacchetti di plastica. La cosa che maggiormente mi incuriosiva era che Gavino non portava i vari pezzi nel mio cortile ammucchiandoli, ma li componeva, non potrei trovare un altro termine per definire la creazione che stava lentamente sorgendo nel mio cortile. I tanti pezzi sembravano incastrati tra loro, nonostante non gli abbia mai visto usare viti, bulloni o colle o anche solo delle corde.

Nel giro di un paio di mesi circa la struttura era diventata larga circa tre metri e alta altrettanto, una specie di cilindro, leggermente più stretto nella parte superiore; cinquanta giorni durante i quali Gavino aveva portato ogni giorno un pezzo nuovo e lo aveva incastrato nella struttura seguendo una sua personalissima logica.

Un giorno mi stupii di non incontrare Gavino. Mi preoccupai e mi sbrigai a raggiungere la spiaggia. Lo vidi da lontano, e sembrava tornato alla sua antica attività passiva davanti al mare.

Arrivato alla sua altezza alzai la mano per salutarlo, ma lui si alzò mi guardò negli occhi e mi sorrise. E sorridendo mi disse: “Questa notte torno a casa.”

La vicinanza e l'apertura dell'uomo mi avevano un po' imbarazzato e risposi con voce non troppo ferma: “Bene, sono contento per te.” Suonava chiaramente come una frase fatta, ma sinceramente non sapevo come comportarmi.

Lui mi guardava fisso e io mi sentivo più che scrutato, quasi scavato dentro. Con la sua voce morbida riuscì a stupirmi ancora una volta: “Mi presti l'accendino?”

Io non fumavo, ma avevo l'abitudine di tenere sempre un accendino in tasca. Come facesse a saperlo non lo so, ma non me lo feci ripetere.

Gavino lo prese e lo mise in tasca, dicendo: “Te lo ridò.”

“Nessun problema.”

“Te lo ridò” rispose con voce leggermente più dura.

Si risedette e si rimise ad ascoltare il mare. Io andai lentamente verso il bar. Non dissi nulla del nostro colloquio, così come non avevo mai detto nulla a nessuno dello strano rapporto che si era creato tra di noi. Non volevo rischiare di passare subito per matto in un posto dove volevo passare la vecchiaia.

Quella sera andai a dormire presto, intorno alle dieci. Prima di dormire, andai alla finestra di dietro, da dove si vedeva il mare.

In controluce c'era Gavino. Stava guardando la sua creazione.

Se campassi ancora mille anni non saprei dire perché alzai la mano per salutarlo, ma fatto sta che lo feci. E fatto sta che mi rispose. Non credevo di essere visibile nel buio della casa, ma lui evidentemente mi aveva visto. Come aveva visto che avevo il cortile, e l'accendino e tutti i cinquanta e rotti pezzi che aveva portato nel mio cortile e che aveva incastrato.

Mi salutò con la destra, perché nella sinistra aveva l'accendino. Lo vidi perché lo accese un paio di volte, forse per provarlo.

Per un attimo pensai che volesse dare fuoco alla struttura, ma fu un pensiero veloce. Non mi sembrava il tipo, anche se non avrei saputo dire che tipo fosse Gavino lu maccu.

Aspettai diversi minuti, ma l'uomo non si mosse di un millimetro.

A quel punto decisi di andare a dormire: ero comunque stanco e avevo ormai capito che, qualunque cosa volesse fare, l'avrebbe fatto senza farmela vedere.

Ero a letto da cinque minuti quando un'esplosione scosse la piccola casa: porca miseria, l'aveva fatto!

Magari tra tutte le porcherie che aveva portato c'era qualcosa di esplosivo e adesso quel poveraccio se ne stava sparso per tutto il mio cortile. Come avrei potuto spiegare quello che era successo, visto che non ne avevo mai parlato con nessuno?

Mi alzai dal letto e corsi fuori, convinto di trovare brandelli di Gavino mischiati a rottami ovunque.

E invece il cortile era vuoto.

La complessa struttura costruita da Gavino era scomparsa. Ma come era possibile? Tutta quella montagna di immondizia doveva pesare qualche quintale; e poi l'esplosione...

Improvvisamente sentii un leggero urto in terra, vicino a me. Mi chinai e, a tastoni, nella debole luce della luna, trovai un piccolo oggetto, molto caldo, ma non tanto da non poter essere afferrato.

Era il mio accendino. Sembrava caduto da qualche parte lassù.

Istintivamente alzai gli occhi verso l'alto per capire da dove diavolo fosse caduto. In lontananza vidi una luce che dolcemente, vibrando, diventava sempre più piccola e, finalmente, capii.

Gavino lu maccu stava tornando a casa.


NdA: giusto per dovere di cronaca, la zona di Cala Fonna non esiste, me la sono inventata di sana pianta ;)

Ben tornati!

Ehilà!

Ben tornati a tutti.
Sono andate bene le vacanze? Vi siete riposati?
Io ho cercato di fare il meno possibile, con il dichiarato intento di riposarmi il più possibile.
E ci sono anche riuscito :)

giovedì 31 luglio 2008

Storie

Un nuovo argomento :-)

Uno dei miei interessi, neanche il più importante, ma sicuramente quello che mi porta ad avere il maggior numero di soddisfazioni, è la scrittura creativa.
Detta così suona strana, ma in pratica si può tradurre con "io scrivo racconti".

Fino a oggi ho scritto quattro romanzi più o meno lunghi, e diversi racconti tra il brevissimo e il breve. Sono quasi tutti gialli o thriller, perché mi piace il genere e mi piace divertire la gente, farla svagare, anche se non mancano dei momenti di riflessione.

Come è cominciata
Un buon scrittore avrebbe scritto "com'è cominciata", ma metterlo in un titolo non mi piaceva.
Comunque, tutto cominciò nel lontano 1998, mi pare. Non la scrittura, ma il percorso che mi portò a conoscere una persona importantissima che mi iniziò ai piaceri della scrittura creativa.
Nel 1996 uscì il primo capitolo delle avventure di Lara Croft, il famosissimo Tomb Raider, seguito nel 1997 dal secondo capitolo e dal terzo nell'anno successivo.
Un giorno, mentre stavo bisticciando con un programma particolarmente antipatico, un mio collega mi mise sotto il naso un CD con una copertina in bianco e nero, chiaramente una copia pirata, dove una signorina dai grossi seni faceva capolino da dietro una grossa pistola: "Lo vuoi? A me non è piaciuto..."
Era Tomb Raider III, versione crack, direttamente dal lontano Oriente, dove il mio collega si era recato da poco.
Giocai poco, non mi piacque e lo misi via.
Lo ritrovai qualche tempo dopo durante una sessione di "pulizie di Pasqua" con mia moglie.
Ci rigiocai e... mi accorsi che non avevo visto un passaggio nascosto. Da lì in avanti non mi fermai più, giocando quello, recuperando i vecchi giochi, e aspettando i nuovi.
Ovviamente mi trovai bloccato e per questo entrai in una delle tante community legate al mondo di TR.
Altra scoperta! Decine di persone simpatiche e disposte a offrirmi aiuto.
Tra queste anche un ragazzino, aveva sedici anni allora, che si faceva chiamare Nillc (New I Love Lara Croft), acronimo che nascondeva Mariano.
Entrammo in sintonia quasi subito e scoprì che il ragazzo aveva la passione per la scrittura, oltre che per Lara. Ogni tanto mi coinvolgeva nella stesura delle trame, chiedendomi opinioni e idee, e discutendo con me su passaggi e logica delle storie.
Contemporaneamente un altro elemento mi spinse verso la strada della scrittura.
L'uscita del Level Editor. Questo programma permetteva agli utenti di creare livelli personalizzati, e molti Level Designer diventarono così bravi da costruire livelli addirittura superiori a quelli originali e ufficiali. Almeno dal mio punto di vista.
Fatto sta che molti livelli erano decisamente difficili, e io, per aiutare chi poteva essere in difficoltà, cominciai a scrivere delle soluzioni, dei mini racconti che spiegavano al giocatore come risolvere enigmi e come uscire indenne (quasi) da tombe e scontri a fuoco.
Uno dei progetti di Mariano fu la creazione di sceneggiature per ipotetici film su Tomb Raider, e in uno di questi, The Golden Legacy, mi coinvolse in prima persona.
Una volta terminato gli chiesi il permesso di trasformare la sceneggiatura in un racconto.
Quello fu il mio primo lavoro "serio".
Mi piacque moltissimo e da allora non ho praticamente più smesso, come la lunghezza di questa spiegazione può sicuramente farvi capire :-)

Nel 2005 terminai il mio primo lavoro personale, dal titolo Il fiore di pietra.
Il protagonista di quello, e della maggior parte dei miei lavori successivi, è Michele Polloni, commissario della Questura Centrale di Torino.
Robusto ma non grasso, tranquillo e molto piemontese, usa più l'intuizione che la tecnica investigativa, ha un rapporto pessimo con la tecnologia, ma è sempre pronto a cambiare idea. Gli piace mangiare bene, e ogni tanto va a farsi delle passeggiate al Parco della Confluenza, l'Arrivore in piena Torino.
E' affiancato da Giacomo Rizzo, personaggio che è uno stampo e una figura, come dice il mio illustre "collega" Camilleri, con Mariano che mi ha regalato anche la sua descrizione così come appare nello stesso romanzo.
Ci sono poi altri personaggi di contorno, come l'amico Silvio Marotta, esperto di qualsiasi cosa sia tecnico, la dottoressa Crota, medico patologo, amica-nemica di Polloni.
La trama de Il Fiore di Pietra narra delle indagini di Polloni su diversi casi di furto in gioiellerie nei dintorni di Torino, che si sono improvvisamente interrotti quando un tale Ferrero, viaggiatore di commercio, ha avuto un incidente durante il quale ha perso, oltre al 90% di pelle, anche la maggior parte della memoria.
Il commissario è nelle grane: l'uomo fa finta di non ricordare, oppure non ricorda proprio? Oppure non è lui?
Durante lo svolgimento avvengono alcuni omicidi da parte di qualcuno che non vuole si sappia la verità, fino ad arrivare all'incredibile finale, grazie a un'intuizione del commissario.

Il romanzo successivo è stato Gli Occhi Nel Buio, che narra la vicenda del rapimento di Anna, la figlia unica di un ricchissimo imprenditore Torinese.
La storia si svolge su due piani, l'investigazione da parte di Polloni, con l'urgenza di trovare la ragazza che è stata abbandonata dai suoi rapitori, e quello che avviene alla giovane, incatenata a un palo in un luogo isolato e con la sola compagnia di un cagnolino randagio.
Polloni non riuscirà a evitare la tragedia, ma questa gli permetterà di ricostruire l'amicizia con Giacomo, che si stava incrinando per colpa di alcuni sospetti del commissario.

Il Luogo della Memoria è stato un piccolo esperimento con alcuni elementi di fantascienza.
Poca roba, in realtà, ma solo la risposta a una mia domanda: "come si fa ad essere sicuri dei propri ricordi?"
Nel romanzo viene fatto un parallelo tra la zona della memoria del nostro cervello e quella dei computer, e questa analogia è uno degli elementi che Polloni utilizzerà per capire come mai l'assassino confesso dell'omicidio di un primario, in realtà non può essere colpevole.

L'ultimo lavoro è Il Vizio dell'Odio.
Anche qui ho voluto fare un piccolo esperimento.
La storia inizia dalla fine di una tragica vicenda. Un uomo anziano viene trovato morto dopo alcuni giorni in casa sua dove abitava da solo. Dopo alcune settimane l'odore non migliora e in seguito a un'indagine approfondita, viene trovato un cadavere in una cantina nascosta sotto casa dell'uomo. Questi era un chirurgo famoso, che si era ritirato quando il figlio era stato rapito e non era stato restituito neanche dopo il pagamento del riscatto.
Le indagini di Polloni porteranno alla scoperta di una verità incredibile e agghiacciante.
Questo racconto è diviso in due parti, più un epilogo. Nella seconda parte ho voluto inserire, tra un capitolo e l'altro, altri capitoli che raccontano quello che è successo all'inizio e che ha scatenato tutto quello che avviene. Ma poiché la parte importante è all'inizio di tutto, questo capitoli sono al contrario, in ordine temporale, proprio per arrivare all'inizio della storia contemporaneamente alla fine.

Oltre a questi romanzi completi, ci sono anche diversi racconti, anche qui per la maggior parte dei piccoli gialli.

Più avanti ne metterò qualcuno in linea, spero vi piacciano :-)

Media Center: un passo indietro?

Ogni tanto, durante la mia attività, mi capita di avere un po' di tempo, e ne approfitto per girellare su Internet.

Oggi per esempio sono finito nel sito di Mythbuntu, un prodotto che unisce Ubuntu e MithTv in un unico prodotto.
Come sapete io sto costruendo il MC con LinuxMCE, che contiene lo stesso MythTv e che si basa su KDE.
Niente da dire, ottima scelta, ma mi sono messo a riflettere sulle reali necessità che ho. Mi serve davvero il miliardo e mezzo di cose che LinuxMCE fa?
Forse no, ho pensato, e così mi sono scaricato Mythbuntu versione Desktop.

Sono ancora leggermente indeciso, ma se non faccio prove adesso, quando le faccio? :-)

In ogni caso non credo di riuscire a fare qualcosa prima delle vacanze, per cui rimandiamo (quasi) tutto alla fine di Agosto.

Se non ci sentiamo più, fatevi buone vacanze! :-)

Media Center: consigli per gli acquisti

Ieri non avevo appuntamenti e ne ho approfittato per fare un po' il Papy moderno.
Io e Marty siamo andati a fare un giro in centro con la scusa di verificare i mezzi da prendere per andare a scuola a partire da settembre (va alle superiori, la bimba :-) )

Tornando sono passato dal mio negozietto di fiducia, in piazza Rebaudengo (è un po' nascosto, cercate bene sotto i portici...) e ho preso una splendida Asus MyCinema P7131 Hybrid, scheda che ha fin troppa roba per quello che mi serve.
Viene riconosciuta abbastanza rapidamente da Linux in generale e da Mythtv in particolare e nel giro di un'oretta da quando ho cominciato a smanettare ho visto il primo, e per ora unico, canale!
Per la verità si trattava di E21, canale della zona che non seguo granché, ma in ogni caso è un buon risultato :-)

Prossimo passo per l'attivazione è capire bene l'installazione logica :-)

lunedì 28 luglio 2008

Vacanze

E' vero, non scrivo molto ultimamente.
Qualche intoppo nel lavoro, qualche altra cosa da fare, e le cose meno importanti passano in secondo piano, con una bella didascalia che dice "da fare".
Però due parole sulle vacanze, le vogliamo dire?

Io mi ritengo una persona piuttosto fortunata, perché grazie al tipo di lavoro che faccio mi sento spesso in vacanza. Il fatto stesso di cambiare giornalmente luogo di lavoro, di potermi esprimere in modo creativo, cambiando il "modo" di lavorare, mi preserva in parte dallo stress che accompagna la maggior parte di chi legge queste righe.
E probabilmente il "segreto" è proprio affrontare ogni giorno come se fosse una piccola vacanza. Anche se mi rendo conto che lavorare in fabbrica offre probabilmente meno spunti creativi...

Questo mi offre anche lo spunto per ripensare a un mio carissimo amico (probabilmente il più amico che ho) che in questo periodo è in cassa integrazione. Ci ridiamo su, io e lui, ma sento che non è contento. E non è che serva essere sensitivi per capirlo.
Spero con tutto il cuore che a Settembre la sua ricerca gli porti un po' di serenità, che torna sempre utile...

In ogni caso fra qualche giorno parto per le vacanze con le mie compagne di vita (moglie e figlia) e spero proprio di annoiarmi (che, come dice mia mamma, è sintomo sicuro di riposo), per cui, nel caso in cui non ci fossero occasioni per risentirci, vi auguro delle ottime vacanze.
E annoiatevi

domenica 20 luglio 2008

Media Center: quasi finito

CI siamo quasi :-)

Ho recuperato un cavo video e sono riuscito a fare diverse prove sul "campo" (cioè col televisore...).

Ho dovuto smanettare un poco ma sono riuscito a ottenere una configurazione abbastanza valida. Qualche problema con la risoluzione che è difficile da azzeccare, anche perché MCE non la prevede quella del mio televisore (1280x768, in 16:9), ma dovrei riuscire a ottenere la 1024x768 che è la più vicina.
Ho fatto qualche tentativo di cancellare tutto e ricaricare Ubuntu normale, ma non sono riuscito visto che la risoluzione base del DOS, dove avviene il caricamento, non gira sul televisore, e inoltre non ho trovato un CD avviante per l'installazione della 8.4

Pazienza, tanto la cosa comincia a funzionare. Peccato per la lingua dei pulsantoni, che è in inglese.
Adesso devo vedere se riesco a cambiarla.

Comunque la prossima settimana vado a fare spese:

Scheda di acquisizione che legga TV e radio;
discone da 500Gb oppure da 1Tb, vediamo il costo;
il ricevitore per il telecomando;
una bella scheda wireless per la rete.

Dovrò smanettare un poco, ma spero anche di collegare e condividere i contenuti multimediali in rete, in modo che, se qualche PC collegato, richiede di vedere un film/ascoltare un brano, lo si possa fare senza problemi...

Alla prossima

martedì 15 luglio 2008

Media Center: altro passo avanti

Cominciamo a vedere il fondo del tunnel :-)

Venerdì sera sono arrivate le memorie per il macchinino: due banchi da 512Mb 266, DDR2 no ECC.
Lo so, lo so, sono roba vecchia, e per di più costano più di quelle più recenti (400 invece di 266 e altre cosine del genere...), però cosa non si fa per amore :-)

Le ho installate e ho aggiunto, per buon peso, una bella scheda video che mi avanzava.
Attacco il tutto, accendo e... si blocca!
La tastiera non viene rilevata, quindi sono praticamente bloccato.
Dopo qualche simpatica parolaccia, mi sono reso conto che si bloccava proprio il programma di installazione, che, all'inizio, dovrebbe aspettare una trentina di secondi e poi partire automaticamente con l'installazione.
Ho fatto un po' di analisi e ho scoperto che il problema era proprio la scheda video. L'ho rimpiazzata con un'altra che avevo sottomano e, miracolo!, tutto funziona.

Ho fatto l'installazione, che è durata parecchio, ma il risultato finale è notevole, anche se, per ora, solo in "demo". Devo ancora procurarmi il cavo per collegarlo al TV.

Adesso devo comprare ancora alcune cosette:

1) scheda di acquisizione TV e radio
2) scheda wireless per collegarmi alla rete (basta cavi!!)
3) ricevitore Infrarosso per comandare il tutto con il telecomando
4) un discone da 1Tb (per meno manco mi alzo dalla sedia!)

Appena ho preso l'armamentario vi faccio sapere...

venerdì 4 luglio 2008

Media center: si prosegue

Bene, oggi siamo andati un pochino avanti con il progetto MC.

Innanzi tutto facciamo una bella "lista della spesa" delle cose che già ho e delle cose che mancano:


Cose che ho
Il contenitore, la Mother Board, il disco da 40Gb, il lettore di DVD.

Cose che devo prendere
La memoria (2 moduli da 512 ddr no ecc)
La scheda video (probabilmente una nVidia GeForce
La scheda d'acquisizione TV.

Su questo ultimo elemento ho qualche problema.
Non so bene quale prendere: ce ne sono diverse, ma quella che piace a me non è presente tra quelle che tratta direttamente il negozietto che ho scoperto vicino a casa.
In particolare mi piace molto la Hauppauge WinTV 500 MCE che costa un pochino ma mi fornisce ben due collegamenti su un solo slot.
Per essere sincero non so bene a cosa potrei indirizzare questa cosa: in effetti i casi in cui ho necessità di registrare qualcosa mentre guardo qualcos'altro su digitale terrestre, o sull'analogico, sono molto vicini allo zero.
Su Sky è un altro discorso, ma probabilmente è solo per una questione di abitudine.

A questo punto si impone un "tiriamo i remi in barca e vediamo dove siamo".

Come ho detto nell'altro post, il mio obiettivo iniziale è quello di fare uno scatolo che mi permetta di memorizzare film e di vedere DVD. Per fare questo non mi serve la scheda di acquisizione.
Mi piacerebbe aggiungere almeno la radio, ma per fare questo serve comunque la scheda di acquisizione, per cui torniamo all'inizio della questione.

Allora faccio così: per ora aspetto le due memorie (arrivano la prossima settimana: costo 78€) e poi comincio a mettere su il MC come semplice contenitore.
Appena ci capisco qualcosa aggiungo una scehda di acquisizione, magari anche con un solo sintonizzatore (c'è sempre quello della TV, no?) per registrare la TV e per ascoltare la radio...

Vediamo

martedì 1 luglio 2008

Pulizia sistema

Come sanno benissimo coloro che mi conoscono, io non riesco a resistere al "pasticciamento" quando si tratta di computer. Alle volte esagero anche, arrivando a infilarmi in casini da competizione. Per fortuna riesco anche a farne esperienza e a evitare (quasi sempre) di ripetere le scemate che ho fatto... o, almeno, a farle in modo più "professionale".

Tutto questo per dire che il mio sistema principale, un Nevada con AMD64 (Stramaledetto sia Silvio per il consigliaccio che mi ha dato!!! Scherzo Silvio, lo sai che ti voglio bene), a forza di pasticciare su configurazioni video, driver e amenità varie, si era sputtanato che la metà bastava.
Lentissimo, ogni tanto si piantava senza motivo apparente (l'informatica insegna che il motivo c'è sempre...).
Insomma, in questo fine settimana ho preso il classico coraggio a due mani e ho fatto una bella pulizia!
Ho salvato completamente la mia directory "home", che contiene quasi tutte le personalizzazioni di un utente Linux sfruttando un ottimo disco da 500Gb che ho preso da poco. Poi ho reinstallato Ubuntu 8.04 (Hardy Heron) sulla seconda partizione da 20Gb (la prima è riservata per motivi tecnici a Windows XP), formattandola con il File System EXT3. Il vantaggio di questo tipo di File System è di essere "giornalizzato", ossia tiene traccia delle modifiche fatte ai vari file e questo permette di essere più veloce nell'I/O e, in caso di chiusura anomala, permette di tornare velocemente al lavoro.

A parte qualche leggera bestemmia causata da miei smanettamenti sbagliati, adesso la macchina va veramente meglio! Mi sono perso un paio di cosette, ma niente che non riesca a recuperare in qualche modo.

giovedì 26 giugno 2008

I figli crescono...

E le mamme imbiancano, come si dice.
Dei padri non si dice nulla, quindi non sappiamo se invecchiano pure loro, se imbiancano, se ingrassano o se semplicemente rincoglioniscono.
Fatto sta che lunedì marty, che come sapete è la mia figlia preferita, ha fatto l'esame di III media, e questo è importante per almeno due ragioni:

1) è il primo esame "vero" che ha fatto, e le servirà in futuro come prova;
2) ha chiesto a me di farle da "testimone" :-)

Questa cosa per me è stata molto importante e mi ha riempito di orgoglio. Non che ce ne fosse bisogno, ovviamente, visto come la "creatura" sta crescendo.
In ogni caso ieri la tota è andata a vedere com'è andato l'esame, e il risultato ha confermato l'impressione che io e Roby stiamo facendo un buon lavoro.
Sul tabellone, di fianco al nome della piccola, c'era scritta una delle chiavi che, spero, le servirà in futuro per avere successo nella vita: "OTTIMO"

giovedì 19 giugno 2008

Media Center

Bene, cominciamo un'altra avventura.

In parallelo a quella, per ora a riposo, della "Linux-Musical-Box", da diverso tempo avevo in mente di mettere mano a un "media center" casalingo.
L'anno scorso ho recuperato un PC che mia cognata dismetteva per pigliarne uno meno addormentato. La mother board non è male anche se ha un quantitativo massimo di RAM di 1Gb, che non è molto. Sono convinto che per un MC sia sufficiente (e comunque, come si dice, "cosa fatta capo ha", che corrisponde a "gioca con le carte che hai"...)
Il dicso è un onesto 30Gb che è sufficientissimo per il sistema operativo e per i programmi. In casa mi ritrovo un ottimo Sony LCD da 32" con l'ingresso VGA, per cui posso cominciare a smanettare senza problemi di scheda video.

Cosa ne voglio fare?
Be', grazie a mySky non ho problemi di registrazione da satellite, e lo scatolotto mi funziona piuttosto bene.
Il mio obiettivo era piuttosto di avere una box con le seguenti funzioni:

INDISPENSABILI
1) Visualizzazione di DVD
2) Visualizzazione di qualunque supporto video (divx, xvid, avi, ecc)
3) Gestione video/audio-teca

MOLTO UTILI
1) Visualizzazione TV digitale
2) Registrazione da TV digitale
3) Ascolto radio con programmazione (mi piace svegliarmi con la musica...)

SIMPATICI MA NON OBBLIGATORI
1) Visualizzazione satellite
2) Registrazione da satellite
3) Masterizzazione contenuti su DVD

Ieri ero a casa con Marty, e ho finalmente deciso di farmi un giro per trovare l'elemento mancante di tutto: il contenitore!
La scelta del "case" è ovviamente importante visto che è l'elemento che sarà più in vista, e in un salotto per di più. Ho girato parecchio su internet e ho visto diverse cose.
Ho optato alla fine per un UM-XQPACK2 della APEVIA, che vedete nell'immagine (ho preso il modello completamente nero). Ha dimensioni compatte e generose contemporaneamente grazie alla forma quadrata, e ha una slitta sulla quale si monta la MB, cosa che permette una manutenzione molto comoda.

Comunque ho portato a casa il tutto e ho iniziato l'assemblaggio.
Ho avuto qualche difficolta per il riconoscimento dei connettori, ma alla fine sono riuscito a portare a termine il lavoro.

Il problema successivo è la scelta del programma di gestione.
Ovviamente scarto a priori qualsiasi software proprietario, quindi niente WMC (Windows Media Center).
Ci sono diversi progetti nell'ambito Linux, e quello che mi ha maggiormente colpito è LinuxMCE (Linux Media Center Edition), che si basa su Kubuntu al quale affianca l'ottimo Mythv, ottimizzando il tutto per la gestione di un MC pronto per l'uso.
La logica degli add-on permette di aggiungere o togliere ciò che serve o che non si ritiene utile, e lascia aperta una porta per gli sviluppi futuri.
Una delle cose interessanti di questo prodotto sono alcuni add-on specifici che consentono di interfacciarsi con moduli esterni di controllo (luci ambientali), con il Bluetooth e con le linee telefoniche.
Detta così sembra una stupidata, ma le possibilità si rivelano riflettendoci un attimo:
supponete di essere lontani da casa. Il vostro "home-box" ha una telecamera collegata che rivela i movimenti. Si attiva e immediatamente vi invia sul cellulare l'immagine della telecamera. Forte, neh?
Oppure il sistema vi può riconoscere in base al vostro cellulare BT, e accendere le luci secondo il vostro gusto quando entrate in una stanza. Oppure, mentre state guardando un film dalla tv, arriva una telefonata. Automaticamente, o dietro la pressione di un tasto sul telecomando, il film va in stand-by (inizia a registrare su disco), si apre una finestra dove compare il nome della persona chiamante (se visibile, ovviamente) e la sua immagine memorizzata e si attiva il viva voce.
Ancora: decidete di fare una festa e nel vostro scatolino avete memorizzato molti brani, tutti con le giuste "tag" (informazioni) su titolo, autore, genere, eccetera. Potete indicare al programma di mandare solo musica ballabile, mixandola automaticamente. La stessa cosa si può fare se avete invitato una bella ragazza (o un bel ragazzo, sono demoratico!): musica di atmosfera e luci che si abbassano per dare un'atmosfera "giusta"...

Insomma, l'unico limite siamo noi con la nostra piccola fantasia :-)

Adesso sto scaricando LinuxMCE in DVD (sono 3.9 Gb, ci va il suo tempo).
Nei prossimi giorni vi racconto...

Basta chiedere :-)

Domenica mi lamentavo del tempo, e oggi, giovedì, è già il secondo giorno che NON piove!
Anzi, ieri faceva quasi caldo!

Bene bene bene, forse finalmente ci siamo ;-)

domenica 15 giugno 2008

E piove...

Accidenti, ragazzi, non ricordo che nessuna delle mie quarantacinque primavere sia stata così piovosa...
Va be', escludiamo le prime quattro o cinque, ma dopo più o meno me lo ricordo.

L'unica consolazione, che personalmente non mi solleva di tanto, è che fa così in tutta Italia e anche all'estero non va poi così bene.
I meteorologi dicono che è normale, che si tratta di "cicli" che durano decenni e che, ogni tanto, ci tocca anche beccarci un po' di pioggia.
Niente da fare, se lo dicono loro, che sono esperti, ci tocca crederci.

Speriamo nell'Estate, almeno...

lunedì 9 giugno 2008

Poteva andare meglio

Ma indubbiamente poteva anche andare peggio...

Parlo del concerto di sabato sera (7 Giugno 2008).
Non abbiamo suonato malissimo, non peggio del solito, se non altro, e il nuovo entrato, Gianmarco, si è comportato in maniera egregia; anzi, forse è stato il migliore in campo.
Il problema è stata una sensazione di scoramento generale, come quando stai facendo qualcosa che sai che non puoi controllare e che dipende da altri.
Ve la faccio breve.
Siamo andati intorno alle 18:00 per l'installazione e per le prove. Chi suona o ha qualche amico che lo fa, sa che il concerto vero e proprio dura molto meno della preparazione del sito: installare la strumentazione, collegarla all'impianto audio, regolare toni e suoni e soprattutto impostare i volumi reciproci.
Noi abbiamo impiegato circa un paio di ore per fare il tutto. Fabio si è occupato di impostare i suoni e andava tutto piuttosto bene; forse il volume era un pochino alto, ma si poteva abbassare.
Oltre tutto noi abbiamo il vantaggio che Enriquez usa una batteria di tipo elettronico, quindi molto più semplice da regolare rispetto a una tradizionale con i tamburi, i microfoni e tutto il resto.

Fatto sta che quando è cominciato il concerto, ci ha voluto mettere mano il proprietario, Giorgio.
Che è tanto una brava persona, ma che, detto sinceramente, secondo me non ha tanto buona mano con i suoni. E' tastierista anche lui e suona decisamente bene (probabilmente anche meglio di me). Ma non mettetelo dietro a un mixer: è in grado di danneggiare seriamente qualunque set-up sonoro, riducendolo a brandelli e, peggio, a un ammasso informe di suoni.

Fatto sta che per quasi tutto il concerto ha imperversato su quella povera superficie di controllo, creando un pasticcio abbastanza incomprensibile di suoni. Ogni tanto, a quanto mi hanno detto amici e parenti intervenuti, ogni tanto si riusciva a sentire la voce di Elena; a volte capitava anche che io riuscissi a sentire cosa facevo e quindi ad azzeccare le note (ho fatto un paio di svarioni abbastanza orripilanti...)
Ma la chicca è stata alla fine: avevamo deciso di chiudere qualche pezzo prima (anche per cambiarci), stare fuori due minuti al massimo, e poi tornare per gli ultimi tre pezzi.
Ora, converrete con me che in un caso del genere ci stava bene un po' di silenzio, per consentire alla claque di urlare "fuori, fuori!" (li abbiamo addestrati bene i nostri fans! :-D).
E invece no. Giorgio, appena siamo usciti, ha messo un CD!
Raccolti i testicoli sono andato a dirgli che dovevamo ancora fare tre pezzi e lui, candidamente, mi ha detto che lo sapeva, ma che riteneva che c'era "il buco" e quindi andava riempito con un po' di musica...

Senza parole.

Comunque il finale è andato decisamente meglio del resto, e finalmente siamo riusciti a mettere la parola "FINE" alla tortura.
Non so se torneremo a suonare lì...

venerdì 6 giugno 2008

Domani Concerto!!

Accidenti, sono più di trent'anni che suono, da solo e in compagnia, ma ancora non mi sono abituato alla eccitazione del giorno prima del concerto. Oltre tutto oggi pomeriggio sono anche a casa, per mancanza di appuntamenti di lavoro...

Comunque domani siamo al Pronto Soccorso dei Musicisti, un locale che fa moltissima musica dal vivo, che si trova quasi a Moncalieri, in via Oristano 3 (una traversa di corso Moncalieri). Se cliccate sul link potete vedere la mappa.

Sarà un concerto particolare, perché siamo orfani di Mauro, bassista e colonna portante del gruppo. Purtroppo (o per fortuna, dipende) ha appena cambiato lavoro e nel nuovo posto gli hanno chiesto di andare in Cina per delle attività: ovviamente, essendo appena arrivato, non poteva certo cominciare con un "ma non ci penso nemmeno!", e quindi è partito per l'oriente sconosciuto.
Fortunatamente è intervenuto un amico di Elena e Fabio, Gianmarco, che si è offerto per il delicatissimo compito di sostituire Mauro.
Martedì sera abbiamo provato e devo dire che il ragazzo mi ha stupito parecchio, non tanto per la bravura (che bravo è bravo, niente da dire) ma per la capacità di "scivolare" sopra quei passaggi che possono creare problemi.
Ci siamo dovuto fermare solo un paio di volte per certi punti decisamente impossibili da prevedere se non li conosci.

Quindi vi aspetto numerosi domani (segnatevelo, è il 7 giugno).
Il locale non ha moltissimi posti a sedere, ma c'è parecchio spazio, per cui non tardate troppo; e considerate che si dovrebbe cominciare a suonare tardi, intorno alle 23:00 (forse anche dopo) per alcuni problemi legati alla presenza di una pizzeria subito sopra il Club...

Se invece siete interessati alle prove, dovremmo cominciare a fare i sound-check intorno alle 18:30, massimo 19:00

Portate i parenti! :-)

martedì 27 maggio 2008

Performance

Sto ancora trafficando con la box-linux musicale, e devo dire che per ora sono piuttosto sconfortato dai risultati.
Il sistema è decisamente lento, e la cosa mi fa imbufalire, visto che secondo me 512 Mb di RAM sono tutt'altro che pochi.
Ma la situazione è questa.

In questi giorni non ho la Fantom, che ho portato a riparare per un problema stupidissimo, ma appena mi torna a casa voglio provare a evitare l'utilizzo di Timidity, che pesa sul processore, per inviare i dati direttamente alla Midi Keyboard e vedere cosa capita.
Secondo logica, non dovendo eseguire la "renderizzazione" del suono, il tutto dovrebbe girare meglio.
Speriamo, perché vorrei proprio cominciare a giocare divertendomi e non bestemmiando (che non sta bene) :)

venerdì 23 maggio 2008

UbuntuStudio 8.04 - parte quarta

Nei giorni scorsi ho giocherellato con il mio scatolino e con i vari programmi che ho trovato nella distro, e ho scoperto che ci sono diverse cosette che non vanno. Alcuni programmi infatti a volte si bloccano e altri non partono proprio.
Magari non mi servono, ma se non partono come faccio a saperlo?

Allora mi sono deciso e ho iniziato a fare un po' di piani per l'immediato e qualcuno anche per il futuro.
Le cose a lunga scadenza sono l'aumento della ram, da 512 ad almeno 1Gb e l'ottimizzazione dei vari passaggi che il segnale deve fare per arrivare alle mie (e vostre) orecchie.
Le cose più a breve invece riguardano il modo con cui ho intenzione di installare i programmi sulla mia linux-box.

COme qualcuno di voi sicuramente saprà, la maggior parte dei programmi per l'ambiente Linux viene fornito "open source" il che vuole dire che è disponibile il codice sorgente, il programma vero e proprio che sta "dietro" all'eseguibile.
Avendo il sorgente si possono fare due cose importantissime, anche insieme:
1) possiamo modificare quello che il programma fa, adattandolo alle nostre esigenze (ovviamente per fare questo dobbiamo saper programmare nel linguaggio con cui il programma è stato creato... ovvio, no?)
2) possiamo prendere il nostro sorgente, anche originale, e compilarlo sulla nostra macchina. Questa cosa permette di ottenere un programma ottimizzato per il nostro sistema, il che vuole dire che NOn eseguirà funzioni inutili oppure che ne eseguirà di utili.

Per ottenere questo risultato, il secondo, ho installato sullo scatolotto un prodotto che non viene installato per default, ma che si trova normalmente nei repository:

apt-build

Questo simpatico comando è molto simile a apt-get, il comando per gestire i pacchetti, e molti parametri sono comuni; a differenza di questo però, che si limita (si fa per dire) a scaricare il programma precompilato e a installarlo (eventualmente risolvendo i soliti problemi di dipendenze), ne scarica il sorgente e poi lo compila!
Il risultato finale è che il programma viene preparato esattamente come se fosse nato sulla nostra macchina, togliendo tutto quello che non serve e, in definitiva, migliorando le prestazioni e la compatibilità con la macchina!.
Quando viene installato il modulo apt-buil, vengono richieste due sole cose:
- la modalità di ottimizzazione (viene proposto intermedia e direi che è la migliore)
- il processore presente sulla nostra macchina
Se non sapete questo, potete vederlo sul monitor di sistema, nel primo pannello a sinistra.
Indicando questo, la compilazione ottimizza il programma per quel processore (quindi meglio indicarlo giusto) togliendo tutto quello che non serve e che viene di solito incluso per rendere il programma compatibile con TUTTI i processori (sì, magari: diciamo per il massimo possibile ;-))

Difetti? Be', il compilatore, per quanto la macchina possa essere veloce, non è un missile di guerra, quindi l'installazione di un programma complesso come potrebbe essere Rosegarden, ci mette un bel po'.
Mentre sto scrivendo questo post sto compilando proprio quel programma: la macchina sta girando da una decina di minuti, forse un quarto d'ora, e l'avanzatore (sulla sinistra mi dice la percentuale) è intorno al 30%.

Quindi se avete fretta non va bene, ma il risultato finale è di avere una macchina ottimizzata al massimo, e direi che il gioco vale la candela, no?

Nei prossimi giorni voglio compilare altre cose, e voglio vedere se (e quanto) la cosa migliora.
Poi vi dico :-)

mercoledì 21 maggio 2008

Che suonata!

No, no, non parliamo di botte da orbi!

Ieri sera ci siamo ritrovati con il gruppo dopo tre settimane di riposo forzato, causate (ma non è una "causa") dalla luna di miele di Elena e Fabio.
Sarà che avevo voglia di rivedere gli amici, sarà che tre settimane di astinenza (suonare da soli NON è come suonare in gruppo, non c'è niente da fare), fatto sta che abbiamo suonato bene e divertendoci.

Abbiamo fatto i soliti pezzi della scaletta, giusto per vedere se li ricordavamo, e devo dire che più suoniamo più diventa facile e creativo il lavoro.
Ad esempio, avevamo un dubbio per l'inizio di "She's a maniac" (la colonna sonora di Flashdance, ricordate, o eravate troppo piccoli negli anni 80?). Be', nel giro di una decina di minuti abbiamo trovato una bella intro (chitarra solo, poi batteria e basso insieme, e infine gli strings con l'ostinato che ha reso famoso il pezzo)

Al primo concerto spero di farvela sentire... Sempre che non ci siano problemi con il concerto, ma di questo ve ne parlo un'altra volta

martedì 20 maggio 2008

Stasera si ricomincia a suonare!

Bene bene bene.

Fabio e Elena hanno finito di andare in giro per lune di miele, e finalmente sono tornati all'ovile :)
E da questa sera si ricomincia a suonare!

Adesso, giusto per allenarmi un po', mi metto a trafficare nel mio UbuntuStudio :)

E piove...

Accidenti, piove da sabato, con piccole pause ogni tanto.

Non so come sia dalle parti vostre, ma qui in Piemonte, quando piove per troppo tempo viene sempre in mente l'alluvione del '94 (se non ricordo male...)

Speriamo in bene.

lunedì 19 maggio 2008

Borat

Lo so che è uscita da parecchio tempo, ma ieri, complice il mio amico "MySky", sono "riuscito" a vedere questo film per la prima volta.

Be', non mi è mai successo di smettere di guardare un film a metà, forse anche prima, ma ho trovato questa pellicola pesante, inutilmente volgare e gratuitamente pornografica.
Sarei molto sollevato se un qualsiasi abitante del Kazakistan avesse occasione di prendere a calci nel didietro il protagonista del film, e magari anche il regista.
Uno stravolgimento totale, grazie alle telecamere nascoste, per cui la finzione diventa talmente esagerata da essere vera, e la verità così assurda da sembrare finta, tanto che alla fine non si capisce se gli attori sono tali, e quindi d'accordo, oppure se sono solo dei poveracci che si sono trovati per caso sulla strada del giornalista kazako.
Insomma, un film "disturbante". Sono contento di non fare il critico cinematografico e di non essere costretto a guardare certe cose...

UbuntuStudio 8.04 - parte terza

Ho fatto ancora qualche traffico e ora mi pare che la macchina vada meglio.
Mi sono scaricato qualche programmino interessante e ora mi prenderò qualche oretta per fare delle prove.
Uno dei difetti che ritengo maggiormente evidenti in questi programmi, che io chiamo "programmini" ma solo per simpatia, è che spesso non sono immediatamente intuitivi.
Mi spiego meglio.
Io di mestiere faccio programmazione presso le aziende, e sono ritenuto un buon tecnico da chi mi conosce. Una delle componenti più difficile nella stesura di un buon programma, non è tanto la realizzazione tecnica, ma la sua fruibilità. L'utente che deve usare un programma dovrebbe essere in grado di farlo, almeno nelle sue linee principali, senza avere bisogno di avere un aiuto esterno (carta o html); invece programmi come LMMS o Hydrogen richiedono l'esame di un minimo di help prima di cominciare a lavorarci seriamente.
La cosa che mi "irrita" di più, è che spesso, dopo avere letto l'help, mi viene da dire "be', però è ovvio..."

Ma perché solo dopo e non prima il modus operandi diventa ovvio?

Peccato, perché una volta capita la logica questi programmi hanno ben poco da invidiare a sistemi di produzione audio closed source come Cubase o Sonar, che ho avuto modo di utilizzare.

Comunque, chiudiamo qui lo sfogo e proseguiamo.

Rosegarden
Niente da dire, è un signor programma.
L'ho aperto e l'ho configurato per utilizzare la scheda audio esterna, e la cosa funziona piuttosto bene, almeno come qualità audio.
Purtroppo però ci deve essere qualcosa che non va sulla catena che dalle informazioni MIDI porta fino alla mia cuffia: finché le informazioni sono pochi canali (due o tre), il segnale arriva bello pulito e l'indicatore di "uso della cpu" che si trova in basso a destra rimane all'incirca a metà.
Quando invece c'è un bel pieno con una decina di tracce contemporaneamente in uso (basso, batteria, chitarra solista, chitarra ritmica, pianoforte, string, brass, solo synth, voce, e altre se servono), la cpu va al 100% e il suono si frammenta, perde colpi, rallenta, salta delle battute.
Insomma, diventa inutilizzabile anche per un uso in studio, figuriamoci dal vivo!!
Adesso dovrò capire cosa c'è che interrompe il flusso di elaborazione.
Sarà dura, ma spero di trovarlo e che questo serva a qualche amico di musica... :-)

domenica 18 maggio 2008

UbuntuStudio 8.04 - parte seconda

L'installazione ci ha messo un po' di tempo, ma è andata a buon fine.

Non che avessi preoccupazioni: l'installer di Ubuntu è uno di quelli, a mio avviso, meglio riusciti. Fa tutte le richieste all'inizio, chiede come impostare i dischi dopodiché non rompe più le scatole: scarica tutti i pacchetti dal CD o dal DVD e, se presente un collegamento a Internet, scarica tutti (e ripeto TUTTI) gli aggiornamenti disponibili.

Torniamo al nostro UbuntuStudio (che ne direste di abbreviarlo in US? Forse fa un po' troppo americano, neh?)

Alla fine dell'installazione mi sono trovato un sistema perfettamente funzionante.
Ho solo dovuto fare un poco di tuning nel file /etc/samba/smb.conf, modificando il nome del workgroup (gruppo di lavoro). Quello di default (workgroup) è quello standard di Windows e può andare bene, ma le altre macchine della mia mini rete casalinga (il portatile di lavoro e il sistema di Martina) hanno un diverso nome, per cui ho preferito allinearli.
In questo modo, quando si va su risorse -> rete, si vedono subito tutti i PC che fanno parte della rete E dello stesso gruppo, esattamente come su windows.
Molto comodo :)

Infatti non ho avuto problemi a collegarmi alle cartelle condivise del "vecchio" pc, quello che uso per lavoro, e scaricarmi tutti i file multimediali che uso normalmente per le attività musicali: file MP3, alcuni WAV, diversi loop, gli spartiti e i testi delle canzoni, eccetera eccetera.

Poi ho fatto una bella prova: ho messo la cuffia nell'apposita presa del phase, e ho fatto partire un brano, il primo che mi è capitato (un demo del korg, se non ricordo male).
Ops! L'audio usciva dalle casse del PC e non dal phase!
Poco male: ho aperto Sistema ->- preferenze -> audio e ho settato come periferica di riproduzione l'elemento "USB audio". Pensavo che la modifica fosse immediata, ma ho dovuto riavviare il PC.Niente di grave, il boot di Ubuntu impiega poco più di un minuto :)
Alla fine l'audio usciva bene, anzi benissimo, dalle cuffie!

Ho poi trafficato un poco con Jack.
Come potete vedere nella connessione all'immancabile Wiki, Jack è un piccolo programma che collega e tiene sotto controllo i vari elementi audio del nostro computer. Una delle caratteristiche maggiormente apprezzate è la bassa latenza, ossia la velocità con la quale i messaggi vengono portati in giro per il sistema.
Nella pagina di setup di jack è possibile gestire numerosi parametri per la gestione audio, e in basso a destra è possibile vedere qual'è la latenza prevista per i segnali. A questa va ovviamente aggiunta quella di altri programmi in esecuzione, ovviamente.
Lavorando sui parametri ho ottenuto una latenza di 11 ms, che è decisamente buona.
Se con programmi come Rosegarden, che vedremo la prossima volta, riesco a stare sotto i 20 ms, in tutto riesco a rimanere all'interno della soglia di 30ms, che è il massimo accettabile. Oltre questa soglia il tempo che intercorre tra la pressione del tasto e l'uscita del suono (la latenza, appunto) diventa percepibile all'orecchio umano, e quindi non è più accettabile.

Alla prossima

venerdì 16 maggio 2008

Elena e Fabio

Ecco un momento importante.

Elena e Fabio, rispettivamente cantante e chitarrista della GLB, si sono sposati!

In verità sono anche già tornati dalla luna di miele (Mauritius, mica male, neh?)

Qui potete vedere Elena mentre arriva al municipio di Orta, dove la sta aspettando trepidante (si fa per dire), 'sto bel tomo! :-)


UbuntuStudio 8.04

Bene, oggi comincio con una nuova piccola avventura.
Ho scaricato dal sito la ISO del DVD di UbuntuStudio 8.04, che è una distribuzione basata, ovviamente, su Ubuntu, la versione Linux maggiormente diffusa e supportata. Ho masterizzato il mio bravo DVD e in questo momento sto installandola su un portatile che avevo da parte, una vecchia macchina che usavo per lavoro prima che mi si rompesse il connettore dell'alimentazione.
Sono riuscito a recuperarla grazie a un amico che mi ha trovato un piccolo connettore tipo docking-station, e ora la macchina funziona egregiamente.
E' un presario 2800 con 512 Mb di ram e 80 Gb di disco, quindi tutto sommato uno scatolino abbastanza interessante.
Per migliorare i collegamenti con il mondo musicale gli ho agganciato una scheda esterna PHASE 26 via USB: questa economica ma buona scheda mi fornisce diversi collegamenti audio e le tre classiche prese MIDI, aprendo la porta a tutto ciò che mi serve per lavorare con la musica.

Ma che ci voglio fare?
Be' le idee sono diverse e forse anche in contrasto tra di loro.
Mi piacerebbe preparare delle basi minime per comandare un expander MIDI per tutte quelle parti che non riesco a fare quando suono col gruppo essendo dotato di due sole mani (e neanche troppo abili, dicono i maligni!).
Per fare questo ci sono degli ottimi programmi, tra i quali spicca l'ottimo Rosegarden che permette di lavorare sia su dati MIDI che su spezzoni audio, e anche di ottenere degli spartiti di tutto rispetto.

Il computer configurato in questo modo può anche essere utilizzato come studio di registrazione utilizzando prodotti come LMMS, che permette di registrare tracce separate e lavorarci su come altri programmi molto più blasonati (e molto più costosi). Tra l'altro questo prodotto è già incluso nella distro che sto installando.

Altra cosa molto interessante è l'uso del computer come campionatore. Quello che vorrei fare è di collegare una tastiera e avere un suono complesso abbinato a ogni tasto. Questo permetterebbe di colorare moltissimo i brani che eseguiamo.

Ultima cosa, anche questa molto interessante, è l'utilizzo di emulatori di synth. Nel mondo Windows si utilizza una tecnica inventata da Steinberg, il creatore di Cubase, che si chiama VST e che permette di collegare virtualmente il synth emulato al programma che lo esegue come se ne facesse parte ottenendo tempi di latenza molto bassi (la latenza è il tempo che passa tra quando si preme un tasto e quando si sente la nota, e non deve essere superiore ai 30 millisecondi, altrimenti si sente il ritardo!).
Nel mondo Linux ci sono programmi che simulano i collegamenti VST e quindi permettono di utilizzare questi emulatori, ma esiste anche un progetto chiamato DSSI che permette di ottenere un risultato simile in ambiente nativo e senza usare Wine, il noto "emulatore" di ambiente Windows per Linux.

Insomma, come vedete la cosa è grossa :)

La macchina è ancora in fase di installazione e credo ci andrà ancora qualche tempo, per cui nelle prossime puntate vi aggiorno.

Ciau!

giovedì 15 maggio 2008

Global Live Band

Cominciamo un po' ad approfondire la mia conoscenza, che ne dite?

Da qualche anno, dal 2003 se non ricordo male, faccio parte di un simpatico gruppetto di scalmanati che si divertono a fare cover di qualunque artista abbia suonato qualsiasi cosa.
Il gruppo si chiama Global Live Band e cliccando sul collegamento potete visitare lo splendido sito che ne narra le gesta (l'ho fatto io quindi non può che essere bellissimo, no?)

Nel corso degli anni ci sono stati alcune trasformazioni nella composizione dell'ensamble.
Lo "zoccolo duro" è formato da me alle tastiere e da Mauro al basso; Fabio si occupa delle chitarre e dell'organizzazione "fine", nel senso che si preoccupa dei cavi, degli impianti di amplificazione, della logistica... insomma, quasi tutto. Poi c'è Elena alla voce, che secondo me è lo strumento più difficile da usare, se lo si vuole usare bene.
Per ultimo, ma solo come tempistica, abbiamo Enriquez che "batte i coperchi" :-)

Per adesso non si può ancora sentire nulla se non venendo a uno dei nostri concerti; a breve voglio inserire qualcosa di più sul sito in modo da poter apprezzare la meraviglia del nostro famosissimo "groove"

Obiettivi

Be', tanto per cominciare potrei dire di cosa mi piace scrivere/parlare.

Musica
Suono per diletto e per lo stesso motivo ascolto molta musica, di tutti i generi.
Quindi, quando ci sarà l'occasione, esprimerò le mie opinioni su musica, artisti, interpreti e tutto il resto.

Cinema
La parola "cinefilo" forse è esagerata, ma a me piace guardare i film, analizzarne la realizzazione, capire il perché il regista ha fatto quella certa inquadratura, eccetera.

Linux
Il mondo Open Source è il mio mondo da qualche anno. Certamente non sono un esperto, ma mi piace capire quello che faccio e quello che uso

iSeries
Da più di vent'anni lavoro su questa macchina meravigliosa. Prima si chiamava AS/400 ed era già una bomba, ma negli ultimi anni è diventata ancora meglio.
Ogni tanto scopro delle cose particolari che spero di poter condividere con voi :-)

Tecnologia
La crescita tecnologica è incredibile, ma spesso esagerata, incontrollata.
Un occhio attento a quello che succede in giro, cercando di essere obiettivi.

Per adesso non mi viene in mente altro, ma se avete suggerimenti, sono qui.

Benvenuti

Accidenti, è il primo post del mio primo blog. Devo assolutamente scrivere qualcosa di serio, intelligente, che passi alla storia. Qualcosa che mi faccia ricordare per sempre, o almeno per un periodo ragionevole.
Uhm...
Ma porca... non mi viene in mente nulla di particolare, per ora.

Va be', pazienza.

Amici, che vi devo dire?
Per ora vi lascio con il dubbio che questo blog non serva assolutamente a nulla, e magari è proprio così.

Ma, come diceva un grande (Marconi, tanto per essere precisi): "A cosa serve un bambino appena nato?" :-)