venerdì 14 maggio 2021

I Veganti - Preambolo

 Ciao a tutti e a tutte, e non in questo ordine,

forse qualcuno si sarà accorto che abbiamo vissuto un periodo estremamente particolare, qualcosa che sicuramente negli anni a venire sarà ricordato come "la pandemia del venti", o qualcosa del genere legato all'anno.

Tutti chiusi in casa, i vicini che si trasformano improvvisamente in nemici, gesti normali che diventano pericolosissimi. Insomma, abbiamo vissuto qualcosa di veramente terribile.

Per mia fortuna io l'ho vissuto in modo leggermente diverso, perché lo smart working, come viene erroneamente chiamato questo modo di lavorare, io lo pratico già da diversi anni, ogni volta che posso: mi alzo alle 7:45 e alle 8:00 sono a lavorare, compresa puntata in bagno e colazione. Cosa si può desiderare di meglio?!

Inoltre, la lunga pausa mi ha permesso di concludere ben due lavori: di uno ne parlo in altra sede, mentre oggi vorrei parlarvi di questo piccolo esperimento.

I veganti.

Si tratta di un esperimento, come vi dicevo prima, per vedere se riesco a utilizzare registri che non siano strettamente quelli del giallo e del thriller. In questo caso, infatti, parliamo di horror comico, che è un genere decisamente poco conosciuto.

L'idea nasce da un'idea legata a un certo tipo di persone e alle loro scelte, e dall'intuizione di un possibile parallelo con una epidemia. Non voglio dirvi molto di più, se non che ho deciso di regalarvi questa storia.

Eh sì: ve la regalo per diversi motivi. Per prima cosa si tratta di un racconto lungo, o romanzo breve, per cui non è facilmente commerciabile; e poi si allontana parecchio non solo dal mio stile abituale, ma anche dalle regole di composizione di un lavoro destinato al pubblico.

Per questo motivo pubblicherò un capitolo ogni settimana, al venerdì magari, in modo che abbiate un'intera settimana per abituarvi, per farvi venire la curiosità, oppure per insultarmi.

Fate voi, sapete che sono di larghe vedute.

Un abbraccio