lunedì 14 maggio 2012

La linea di minor resistenza

Ieri sono stato a una Prima Comunione.

Non essendo cattolico, non sono un grande frequentatore di Chiese e di Parrocchie, ma ho un'idea abbastanza precisa del funzionamento di entrambe grazie alla mia adolescenza passata in Sagrestia, alla Crocetta (Beata Vergine delle Grazie, per essere precisi).

Ieri, però, ci sono entrato e avrei voluto seguire la Messa più per rispetto verso la bambina che si avvicinava a un Sacramento, che per me magari non vuole dire nulla, ma che per lei e per i suoi genitori è importante.
Quindi mi sono preparato con un completo grigio molto normale, sono arrivato una mezz'ora prima dell'inizio della cerimonia, e ho parcheggiato a un paio di isolati per non avere problemi di parcheggio.
Sono entrato e ho trovato posto comodamente al centro della Chiesa, a sinistra.

La Messa è iniziata correttamente alle dieci.
C'era anche un discreto ensemble di coristi accompagnati da un tastierista che sapeva fare il suo mestiere. Peccato per l'acustica che impediva di godersi le melodie.

Dopo un quarto d'ora hanno cominciato ad arrivare i ritardatari, che hanno ben pensato di entrare, arrivare davanti fin quasi all'altare, e lì fermarsi per vedere bene. Ovviamente io non vedevo più nulla, ma questo non è grave, in fondo: in una Prima Comunione non è che ci sia tutto questo spettacolo da vedere! Mi ha irritato il modo di piazzarsi davanti a tutti sbattendosene di chi stava dietro.

Lo spettacolo in realtà lo hanno dato molti dei convenuti: io non sono certo bigotto, e vedere un po' di belle donne mi fa piacere.
Ma entrare in Chiesa con minigonne, vestiti trasparenti, pantaloni attillati e scarpe "da pornostar" (altrimenti come le chiamate voi quelle scarpe con tacco 20 e plateau? Quelle nell'immagine, tanto per capirci), mi è sembrato come minimo fuori luogo.

E non è neanche un problema di bellezza, che oggi di belle donne ce ne sono tante in giro, per cui i casi di minigonna su un centoventi chili non ce n'erano tanti (ma ce n'erano!).

Altra considerazione a lato: molti dei ritardatari se ne sono ovviamente sbattuti l'anima della celebrazione, continuando a chiacchierare, anche se a bassa voce, tra di loro, sorridendosi, salutandosi con cenni e sbaciucchi vari.
Curiosamente però, quando l'officiante ha invitato a pregare con il Padre Nostro, che da qualche tempo si recita atteggiando le mani in posizione della preghiera al Sole Nascente, come la signora indù a destra.
E questo continuando a chiacchierare con gli amici.

Va be', la devozione ognuno la interpreta come crede, no?
Secondo me no, ma mica tutti siamo uguali.

In qualche modo la cerimonia ce la siamo portata a casa, e non mi sono stupito nel vedere molti dei menefreghisti di cui sopra andare a pigliarsi la comunione. E non mi ha stupito neanche quando ho notato che alcuni di questi erano già usciti durante la Messa per farsi una sigaretta.

La coscienza è la loro, e se la sentono pulita, non posso che invidiarli.

Quando sono uscito ho guardato la situazione traffico (la Chiesa è in una via piuttosto stretta) e ho visto una lunga sequenza di macchine in seconda fila, una tranquillamente messa di traverso sulle strisce, altre infilate in contro senso e sempre in seconda fila.
Naturalmente capisco che ci siano anziani che hanno bisogno di avvicinarsi il più possibile, capisco meno perché, una volta eseguito l'accompagnamento, queste macchine non possano essere parcheggiate un po' pià lontane.
Il proprietario della macchina sulle strisce è arrivato, accompagnato da una taccuta in pantaloni striminziti, e un paio di marmocchi, è salito sulla macchina e, ovviamente, l'ha accesa subito. Poi è rimasto sulle strisce col motore acceso (vorrai mica partire col motore freddo?!), ha aperto i finestrini, li ha richiusi, è sceso, ha chiacchierato ancora con i parenti (tra l'altro dietro alla sua macchina, respirando direttamente la merda che il suo motore produceva).
Nel frattempo sui sedili dietro, oltre ai due mocciosi, una signora di mezz'età sfumazzava allegramente, terminando di riempire di catrame i polmoni dei piccoli.

Ci stiamo facendo fregare da un governo posticcio, figuratevi se abbiamo i coglioni per lamentarci di un imbecille inquinatore.