giovedì 31 luglio 2008

Storie

Un nuovo argomento :-)

Uno dei miei interessi, neanche il più importante, ma sicuramente quello che mi porta ad avere il maggior numero di soddisfazioni, è la scrittura creativa.
Detta così suona strana, ma in pratica si può tradurre con "io scrivo racconti".

Fino a oggi ho scritto quattro romanzi più o meno lunghi, e diversi racconti tra il brevissimo e il breve. Sono quasi tutti gialli o thriller, perché mi piace il genere e mi piace divertire la gente, farla svagare, anche se non mancano dei momenti di riflessione.

Come è cominciata
Un buon scrittore avrebbe scritto "com'è cominciata", ma metterlo in un titolo non mi piaceva.
Comunque, tutto cominciò nel lontano 1998, mi pare. Non la scrittura, ma il percorso che mi portò a conoscere una persona importantissima che mi iniziò ai piaceri della scrittura creativa.
Nel 1996 uscì il primo capitolo delle avventure di Lara Croft, il famosissimo Tomb Raider, seguito nel 1997 dal secondo capitolo e dal terzo nell'anno successivo.
Un giorno, mentre stavo bisticciando con un programma particolarmente antipatico, un mio collega mi mise sotto il naso un CD con una copertina in bianco e nero, chiaramente una copia pirata, dove una signorina dai grossi seni faceva capolino da dietro una grossa pistola: "Lo vuoi? A me non è piaciuto..."
Era Tomb Raider III, versione crack, direttamente dal lontano Oriente, dove il mio collega si era recato da poco.
Giocai poco, non mi piacque e lo misi via.
Lo ritrovai qualche tempo dopo durante una sessione di "pulizie di Pasqua" con mia moglie.
Ci rigiocai e... mi accorsi che non avevo visto un passaggio nascosto. Da lì in avanti non mi fermai più, giocando quello, recuperando i vecchi giochi, e aspettando i nuovi.
Ovviamente mi trovai bloccato e per questo entrai in una delle tante community legate al mondo di TR.
Altra scoperta! Decine di persone simpatiche e disposte a offrirmi aiuto.
Tra queste anche un ragazzino, aveva sedici anni allora, che si faceva chiamare Nillc (New I Love Lara Croft), acronimo che nascondeva Mariano.
Entrammo in sintonia quasi subito e scoprì che il ragazzo aveva la passione per la scrittura, oltre che per Lara. Ogni tanto mi coinvolgeva nella stesura delle trame, chiedendomi opinioni e idee, e discutendo con me su passaggi e logica delle storie.
Contemporaneamente un altro elemento mi spinse verso la strada della scrittura.
L'uscita del Level Editor. Questo programma permetteva agli utenti di creare livelli personalizzati, e molti Level Designer diventarono così bravi da costruire livelli addirittura superiori a quelli originali e ufficiali. Almeno dal mio punto di vista.
Fatto sta che molti livelli erano decisamente difficili, e io, per aiutare chi poteva essere in difficoltà, cominciai a scrivere delle soluzioni, dei mini racconti che spiegavano al giocatore come risolvere enigmi e come uscire indenne (quasi) da tombe e scontri a fuoco.
Uno dei progetti di Mariano fu la creazione di sceneggiature per ipotetici film su Tomb Raider, e in uno di questi, The Golden Legacy, mi coinvolse in prima persona.
Una volta terminato gli chiesi il permesso di trasformare la sceneggiatura in un racconto.
Quello fu il mio primo lavoro "serio".
Mi piacque moltissimo e da allora non ho praticamente più smesso, come la lunghezza di questa spiegazione può sicuramente farvi capire :-)

Nel 2005 terminai il mio primo lavoro personale, dal titolo Il fiore di pietra.
Il protagonista di quello, e della maggior parte dei miei lavori successivi, è Michele Polloni, commissario della Questura Centrale di Torino.
Robusto ma non grasso, tranquillo e molto piemontese, usa più l'intuizione che la tecnica investigativa, ha un rapporto pessimo con la tecnologia, ma è sempre pronto a cambiare idea. Gli piace mangiare bene, e ogni tanto va a farsi delle passeggiate al Parco della Confluenza, l'Arrivore in piena Torino.
E' affiancato da Giacomo Rizzo, personaggio che è uno stampo e una figura, come dice il mio illustre "collega" Camilleri, con Mariano che mi ha regalato anche la sua descrizione così come appare nello stesso romanzo.
Ci sono poi altri personaggi di contorno, come l'amico Silvio Marotta, esperto di qualsiasi cosa sia tecnico, la dottoressa Crota, medico patologo, amica-nemica di Polloni.
La trama de Il Fiore di Pietra narra delle indagini di Polloni su diversi casi di furto in gioiellerie nei dintorni di Torino, che si sono improvvisamente interrotti quando un tale Ferrero, viaggiatore di commercio, ha avuto un incidente durante il quale ha perso, oltre al 90% di pelle, anche la maggior parte della memoria.
Il commissario è nelle grane: l'uomo fa finta di non ricordare, oppure non ricorda proprio? Oppure non è lui?
Durante lo svolgimento avvengono alcuni omicidi da parte di qualcuno che non vuole si sappia la verità, fino ad arrivare all'incredibile finale, grazie a un'intuizione del commissario.

Il romanzo successivo è stato Gli Occhi Nel Buio, che narra la vicenda del rapimento di Anna, la figlia unica di un ricchissimo imprenditore Torinese.
La storia si svolge su due piani, l'investigazione da parte di Polloni, con l'urgenza di trovare la ragazza che è stata abbandonata dai suoi rapitori, e quello che avviene alla giovane, incatenata a un palo in un luogo isolato e con la sola compagnia di un cagnolino randagio.
Polloni non riuscirà a evitare la tragedia, ma questa gli permetterà di ricostruire l'amicizia con Giacomo, che si stava incrinando per colpa di alcuni sospetti del commissario.

Il Luogo della Memoria è stato un piccolo esperimento con alcuni elementi di fantascienza.
Poca roba, in realtà, ma solo la risposta a una mia domanda: "come si fa ad essere sicuri dei propri ricordi?"
Nel romanzo viene fatto un parallelo tra la zona della memoria del nostro cervello e quella dei computer, e questa analogia è uno degli elementi che Polloni utilizzerà per capire come mai l'assassino confesso dell'omicidio di un primario, in realtà non può essere colpevole.

L'ultimo lavoro è Il Vizio dell'Odio.
Anche qui ho voluto fare un piccolo esperimento.
La storia inizia dalla fine di una tragica vicenda. Un uomo anziano viene trovato morto dopo alcuni giorni in casa sua dove abitava da solo. Dopo alcune settimane l'odore non migliora e in seguito a un'indagine approfondita, viene trovato un cadavere in una cantina nascosta sotto casa dell'uomo. Questi era un chirurgo famoso, che si era ritirato quando il figlio era stato rapito e non era stato restituito neanche dopo il pagamento del riscatto.
Le indagini di Polloni porteranno alla scoperta di una verità incredibile e agghiacciante.
Questo racconto è diviso in due parti, più un epilogo. Nella seconda parte ho voluto inserire, tra un capitolo e l'altro, altri capitoli che raccontano quello che è successo all'inizio e che ha scatenato tutto quello che avviene. Ma poiché la parte importante è all'inizio di tutto, questo capitoli sono al contrario, in ordine temporale, proprio per arrivare all'inizio della storia contemporaneamente alla fine.

Oltre a questi romanzi completi, ci sono anche diversi racconti, anche qui per la maggior parte dei piccoli gialli.

Più avanti ne metterò qualcuno in linea, spero vi piacciano :-)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Hai dimenticato "Il cento per cento"... quello è stato di sicuro il nostro lavoro più bello :P
Scherzi a parte, ho fatto un giro sul tuo blog e ho trovato questa bella storia che io già conoscevo, soprattutto per esserne stato, assieme a te, protagonista ;) Inutile dire che sono assolutamente orgoglioso di te e di questa nostra strana (ma immensa) amicizia, che produce risultati catastroficamente belli ;)
Mi raccomando, Over, continua (e continuiamo!) così!!!