lunedì 17 ottobre 2011

Tira una brutta aria #2

Ecco, come volevasi dimostrare nel precedente post, la gente comincia davvero a rompersi le scatole. E dico scatole solo perché, in fondo, sono un signore.

Come tutti sapete sabato scorso (15/10/2011) a Roma, c'è stata una manifestazione di "indignati" , o "indignados" come vengono spesso chiamati.
Fin qui tutto bene, nel senso che un Paese dove ci si può lamentare ha ancora qualche speranza.
Purtroppo, come capita da un po' troppo tempo, la manifestazione pacifica, o comunque violenta solo verbalmente, è stata funestata dai soliti imbecilli bene organizzati che hanno messo "a ferro e fuoco" la nostra Capitale.
Non voglio stare a fare polemiche sulla possibilità di prevenire questi idioti, di isolarli e di metterli nelle condizioni di non fare danno, perché la sicurezza pubblica non è mestiere mio, e probabilmente ci sono considerazioni che non conosco.

Mi sono però positivamente stupito nel vedere molti manifestanti pacifici che hanno cercato di fermare gli stupidi di turno: una signora, per la quale nutro una fortissima simpatia, sebbene trattenuta dal marito che probabilmente valutava le dimensioni dei manganelli in mano agli idioti, cercava di raggiungerli al grido di "Ma diamoje du' pizze a st'impuniti e mannamoli via!".

Per i non avvezzi allo splendido romanesco, la "pizza" in questione non è da mangiare, anche se volendo si piglia direttamente sui denti, ma è la "sberla", lo "scapaccione" che si dà ai bambini cattivi.
Insomma, la signora diceva molto giustamente che se tutti i manifestanti si fossero dilettati nella piacevole attività di pigliare a sberle questi quattro (qualcuno di più) pirla, forse, e dico forse con la sottolineatura, ci avrebbero pensato due volte prima di fare danni.

Tra questi danni anche la ormai famosa distruzione della madonnina.
Personalmente non sono cattolico, per cui per la mia visione della religione quella statua aveva lo stesso valore intrinseco di un nanetto da giardino.
Ma qui parliamo del valore che l'oggetto ha per gli altri. A me non interessa, ma non è detto che quello che non interessa a me non abbia interesse per nessuno.

Si tratta di semplice rispetto, qualcosa che i violenti pretendono ma non hanno intenzione di riconoscere agli altri.

Ultima cosetta a margine: ho molta simpatia, a giorni alterni, per Pannella, radicalmente radicale, che sabato ha provato a mettersi nel corteo, ed è stato preso a insulti e sputi tutt'altro che metaforici.
Ora, al di là della realtà che indica come siano stati i Radicali, all'opposizione ma non troppo, a NON far cadere quel governo contro il quale stavano manifestando, e senza commentare i pallidi, assurdi tentativi di giustificarsi, mi chiedo come sia possibile che una persona di solito attenta alla "piazza" come Pannella non si sia reso conto che la gente è incazzata con TUTTI i politici.
Anche se fosse andato Casini, tanto per dire uno che, senza offesa, ma non ha ancora fatto niente nel bene e nel male, probabilmente l'avrebbero preso a calci nel sedere.

Staremo a vedere, gente

Mario

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