venerdì 3 settembre 2010

Bermuda Acoustic Trio

Riprendo un post sul blog di Sergio Mancinelli, per dirvi due parole su questo piccolo grande gruppo.

I B.A.T. nascono per caso durante le varie prove audio (i cosiddetti "sound check") dei concerti di Pierangelo Bertoli. Normalmente durante questi test, il tecnico audio di turno si mette alla console di controllo (il mixer) e ordina ai vari elementi di fare il loro mestiere, ossia suonare/cantare.
Molti gruppi maggiormente affermati di solito hanno già un'impostazione di massima che permette di avere il set audio quasi pronto, per cui spesso hanno un brano fatto apposta per controllare i vari livelli, la miscelazione, il profilo. Il mio gruppo, ad esempio, utilizza sempre "Baila Morena", perché comprende più o meno tutti gli elementi che servono durante il concerto (le due tastiere, i cori, gli assoli).
Bene, i nostri tre (Giorgio Buttazzo e Gabriele Monti alle chitarre e alla voce, e Kamsin Urzino al basso nella formazione originale), quando venivano chiamati ad affilare le corde, hanno iniziato a "uscire dal seminato", improvvisando su brani come "con il nastro rosa, "shine on you crazy diamond", e altre pietre miliari, infilandoci simulazioni di banjo, brani lirici (la Carmen, tanto per dire) e altri "divertissement".
Sulle prime si divertivano solo loro, ma in poco tempo si sono resi conto che anche il pubblico gradiva, eccome!

Le loro performance sono particolarmente gradite dai musicisti per passione, che vedono il brano evolversi sul palco, in diretta, partendo da un canovaccio e finendo chissà dove, nella più pura filosofia jazz.

Su Youtube potete trovare molte riprese di questi tre matti, e vi consiglio caldamente di farlo.
Purtroppo una brutta malattia si è portato via Kamsin, rendendo il paradiso un posto molto più piacevole. Il suo posto è stato preso Andrea Alessi.

Ovviamente il meglio di sé lo danno dal vivo, per cui quando passano dalle vostre parti (non "se", "quando": sono sempre in giro!!), non perdete l'occasione.

mercoledì 1 settembre 2010

Il rispetto

Una delle cose che ho imparato nella vita, e che ritengo non negoziabile, è che il rispetto deve essere sia un punto di partenza che un obiettivo.
Un punto di partenza perché quando si conosce qualcuno per la prima volta si dovrebbe partire dal presupposto che abbia qualcosa di intelligente da dire, e un obiettivo perché la persona deve dimostrare che la cosa che deve dire è intelligente.

Fatta questa importante premessa, vorrei farvi notare una piccola incongruenza tra queste due notizie:

la prima è che il nostro "ospite" Gheddafi, durante una delle sue lezioni sul Corano, ha detto che in Libia le donne sono libere e rispettate più che in occidente. E perché? Perché gli si impedisce di fare lavori non adatti a loro, come il minatore o l'autista di autobus (?).
La seconda è che da quelle parti, se una donna tradisce il marito (anche se viene violentata da qualcun altro), deve essere lapidata.

Fate voi